To Solitude - John Keats
L'immaginario del giovanissimo John Keats rievoca scenari stupendi e immersi nel silenzio. In particolare nella poesia "To Solitude", la solitudine diventa per Keats una compagna dallo spirito affine con cui fuggire dalla confusione della città e andare a rifugiarsi nella natura, per trovare pace nella contemplazione della bellezza. Ho cercato di catturare quella sensazione di malinconia e pace, quel momento di “sospensione” dallo stress e dal caos della vita.
"Solitudine, se vivere devo con te,
Sia almeno lontano dal mucchio confuso
Delle case buie; con me vieni in alto,
Dove la natura si svela, e la valle,
Il fiorito pendio, la piena cristallina
Del fiume appaiono in miniatura;
Veglia con me, dove i rami fanno dimora,
E il cervo veloce, balzando, fuga
Dal calice del fiore l’ape selvaggia.
Qui sarei felice anche con te. Ma la dolce
Conversazione d’una mente innocente, quando le parole
Sono immagini di pensieri squisiti, è il piacere
Dell’animo mio. E quasi come un dio l’uomo
Quando con uno spirito affine abita in te."